di Madre Maria Grazia Girolimetto, badessa del monastero Mater Ecclesiae dell’Isola di San Giulio
Eccoci, ancora una volta, di fronte ad un anno nuovo. Tutto quello che inizia è, solitamente, portatore di speranza, di attesa. Ha in sé una tacita promessa, un moto di slancio che invita a intraprendere con nuovo impeto il cammino dei giorni. Papa Francesco non manca di farci giungere il suo messaggio di pace per questo 2023: «Nessuno può salvarsi da solo». Come sentiamo vere queste parole! Non pesano forse sul cuore le tristi condizioni di tanti fratelli oppressi dalla violenza delle armi o da regimi che negano i più sacri diritti della persona umana? È come se tutto questo volesse oscurare il nostro desiderio di scorgere nel grembo della storia tanto martoriata il dono per eccellenza di Dio. Davvero la pace grida! Egli che sempre viene a nascondersi come tenero bambino proprio lontano dalle arroganze umane per dimostrarci che Dio non è stanco di noi. Se ci ostiniamo nella perversa opera di distruzione, Lui, pazientemente, sa reinventare la vita in ogni momento, contro ogni aspettativa. Nei giorni scorsi, ai piedi di una delle grandi colonne di granito che sostengono il chiostro, fra grandi lastre di pietra, è sbocciato un piccolo fiore giallo.
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