«Questa celebrazione ci tocca il cuore». Sono queste le parole con cui il vescovo di Novara, monsignor Franco Giulio Brambilla, ha introdotto la sua omelia; e meglio di tante altre riassumono quanto è stato vissuto a Cannobio.
Sabato 7 e domenica 8 gennaio sono due date che entrano nella grande storia di questa comunità, ma coinvolgono anche tutta la Diocesi novarese, così come le vicine terre di Lombardia e del Monferrato, da dove in centinaia sono giunti i pellegrini per la chiusura delle celebrazioni per i Cinquecento anni del Miracolo della Santissima Pietà.
È stato un anno giubilare intenso, «al termine del quale – ha detto il vescovo –raccogliamo il messaggio che la parola “Pietà” rappresenta. Prima di tutto, domandiamoci che cosa significa questa parola, attorno alla quale negli ultimi decenni, soprattutto nel mondo anglosassone, si è scritto molto; riferendosi a una parola simile: compassione».
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