Competenze tecniche e amicizia, regalano una bella storia natalizia. E’ così che il quaronese Luca Simone Poli ha realizzato un robot/esoscheletro per il suo amico Marco Bussone, affetto da Artrite Reumatoide. A prendere la parola è Luca che racconta: «A 20 anni ebbi un incidente in moto che mi provocò una paralisi agli arti inferiori. Questo fece nascere in me il desiderio di cercare una soluzione per ridurre, quanto più possibile, la gravità del problema. Utilizzando i centri di lavoro presenti nell’azienda di famiglia, una realtà operante nel campo della meccanica di precisione, verso la fine degli anni ’80, costruii il primo prototipo di esoscheletro». Fortunatamente la condizione di salute migliorò e: «Grazie a Dio il problema fisico si risolse nel giro di circa tre anni ma l’esoscheletro divenne realtà. Il prototipo riscosse molto entusiasmo, soprattutto nel settore sportivo riabilitativo, ma per timore di affrontare una realtà troppo diversa dalla allora presente, l’azienda di famiglia non si coinvolse e nemmeno altri imprenditori. Ora, 30 anni dopo, la tecnologia ha permesso molto di più di allora e nel contempo la mentalità degli imprenditori è mutata»
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