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La meraviglia della parete gaudenziana presentata dal Vescovo

«Nel 1984, durante la sua visita a Varallo, per il quarto centenario della morte di San Carlo Borromeo, papa Giovanni Paolo II, nel trovarsi davanti alla “Parete gaudenziana”, l’ha definita come la ‘Cappella sistina del Nord Italia’». Così il vescovo di Novara, monsignor Franco Giulio Brambilla, mercoledì sera, ha introdotto l’appuntamento che, al teatro Coccia, l’ha visto dialogare con il professor Alberto Cottino, specialista in arte barocca e in pittura italiana dal Cinquecento al Settecento, sull’importante opera di Gaudenzio Ferrari, uno dei cicli di affreschi più importanti del più celebre pittore rinascimentale del nostro territorio. Una serata tra arte, storia, sacralità e un interessante excursus nell’opera gaudenziana, che ha letteralmente rapito e interessato il pubblico. Brambilla e Cottino hanno raccontato la “Parete gaudenziana”, presente nella chiesa di Santa Maria delle Grazie, con l’ausilio delle proiezioni di un’importante documentazione fotografica curata da Agostino Temporelli, Vincenzo Mirarchi e Mauro Gavinelli. Il ciclo di affreschi raccontato tra confronti, paragoni, sottolineature e rimandi alle possibili influenze avute da Ferrari nel realizzarlo. «Partiamo da una considerazione – ha riferito Cottino – Con gli affreschi che costituiscono la “Parete gaudenziana” ci troviamo davanti a uno dei più importanti esempi del Rinascimento italiano». Un lavoro che, oltre a dare un effetto scenico mozzafiato, racconta in 21 episodi la Vita e la Passione di Cristo, per una superficie totale di 10,4 metri per 8. Dall’Annunciazione alla Resurrezione di Cristo. Scene che si susseguono cronologicamente e che sono dominate dalla rappresentazione della Crocifissione, che occupa più del doppio dello spazio delle altre scene e che rappresenta il culmine del racconto. Si tratta di affreschi datati 1513, mentre Gaudenzio era già impegnato nella realizzazione della prima fase del Sacro Monte. 


L’articolo integrale sul nostro settimanale, in edicola da venerdì 2 dicembre 2022 e disponibile anche online, in tutte le edizioni: 

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Monica Curino: