Sarà un Natale all’insegna della voglia di tornare alla normalità e soprattutto dello stare in famiglia condividendo la tradizione e momenti spensierati anche a tavola gustando le pietanze del territorio.
Ad un mese dal 25 dicembre, i ristoratori della città sono speranzosi per le diverse richieste. I menù del pranzo di Natale puntano spesso sui prodotti nostrani.
«Puntiamo propio su quello che piace ai Novaresi – spiega Marta Marangon della trattoria il Cavallino Bianco – Sarà un pranzo made in Piemonte per valorizzare proprio il territorio. Abbiamo già prenotazioni, noto che c’è voglia di passare in famiglia, al ristorante, le feste. Questo è un segnale di speranza. Le persone hanno voglia di stare insieme per rilassarsi anche a tavola». «Faremo un menù alla carta e siamo ottimisti – dice Mattia Tosi dello 049 Osteria – Per le feste le persone hanno voglia di uscire, la risposta c’è». Questo nonostante anche per i ristoranti le difficoltà economiche non manchino per i tanti aumenti. «Le bollette non aiutano e purtroppo diversi locali sono a rischio». Claudio e Antonio Mercadante del ristoante-pizzeria all’Olmo hanno «già diverse prenotazioni. In generale siamo contenti, a mezzogiorno stiamo lavorando bene. Alla sera ancora non ci sono regole precise. I costi fissi? Sono aumentati, soprattutto il gas. Noi però non abbiamo aumentato nulla, non ci vogliamo lamentare». Federica Adamo di Grani e Salami sta preparando piatti «della tradizione ma anche pesce. Alla nostra osteria in via Andrea Costa invece avremo solo piatti novaresi. Fortunatamente le richieste arrivano. Abbiamo ragionato molto sul prezzo del menù. Qualche ritocco abbiamo dovuto apportarlo ma senza voler incidere troppo sulla clientela». Alla Piramide, Ida Coppola e Domenico Cioffi vivono un buon momento: «Anche se poi il mese di dicembre è quasi sempre quello con il fatturato più alto. Certo dopo due anni difficili per la pandemia e alcuni costi raddoppiati non era semplice. Siamo però contenti di aver potuto assumere del personale seppur a tempo determinato con ragazzi giovani che hanno voglia di lavorare. Le aspettative sono buone». All’interno dell’Asd Tennis Novara dal 3 dicembre aprirà il ristorante “The Bench”. «Il nome, panchina, rappresenta per il tennis la sosta in modo positivo – affermano Isabella Arnoldi e Antonella Bagnati – Saremo aperti dal martedì alla domenica e poi come servizio caffetteria. Quello che vogliamo sottolineare è che non è un circolo chiuso ma è aperto a tutti. A Natale avremo dei classici. Ad essere protagonisti i piatti storici con un prezzo calmierato». «A pranzo di Natale staremo aperti con un menù classico – dice Leonardo Fonio della Braceria dei Giusti – Le persone cercano la normalità e lo stare insieme. Credo che riprendere i piatti della tradizione sia la miglior cosa. Per quanto concerne i prezzi, viste le difficoltà che tutti vivono, dobbiamo stare attenti al costo in modo che possa accontentare noi e la clientela che ha sempre meno soldi in tasca». Anche da 4 tavoli in salumeria Moroni ci saranno «piatti tipici, con tortellini, salmone i nostri salumi e molto altro – dicono Fabio e Gian Marco Moroni -. Il periodo non è semplice ma siamo comunque soddisfatti. Certo anche per il reperimento delle merci bisogna anticipare tutto». All’osteria Dal Nano, come ci spiega Andrea Viana piatti tradizionali del novarese da gustarsi durante le festività.