L’Agenzia Turistica Locale di Novara si amplia e si fonde con Vercelli, Biella e Valsesia ma venti Comuni del Novarese non ne fanno parte e restano all’interno del Distretto dei Laghi.
L’ultimo atto della fusione è stato siglato al Castello di Novara con l’approvazione dei soci alla creazione dell’Agenzia Turistica di dimensioni maggiori. Unica voce di dissenso quella della Pro Loco di Ghemme: teme che in un ambito così vasto venga valorizzato di meno l’apporto fondamentale dato dalle associazioni del territorio.
La fusione era obbligatoria per legge, perché non possono più stare da sole le Atl con un bilancio inferiore al milione di euro. Il Distretto dei Laghi, il gigante del turismo piemontese con i laghi Maggiore e d’Orta e le montagne dell’Ossola, resta invece autonomo, grazie anche alla partecipazione finanziaria massiccia della Regione che ha consentito di superare la soglia di sbarramento del milione di euro. Restano due interrogativi: cosa faranno i Comuni del Novarese che fanno parte del Distretto? Sarà possibile un giorno arrivare ad una Atl unica di quadrante? A questo proposito va ricordato che il presidente della Provincia di Novara, Federico Binatti, e il sindaco di Novara, Alessandro Canelli, hanno auspicato che in futuro si possa creare l’ulteriore fusione. Binatti ha anche invitato i 20 Comuni novaresi del Distretto a passare con Novara, ma i sindaci interpellati sono di diverso avviso. Almeno per ora restano nel Distretto. Lo dice chiaramente il sindaco di Arona, Federico Monti: «Il turismo dei laghi è totalmente diverso da quello della pianura, ha dinamiche differenti, quindi non ha senso passare con la nuova Atl. Questo Distretto ci rappresenta e tutela molto bene sotto il profilo turistico, e ci permette un respiro e una rappresentanza internazionali». Il concetto lo ribadisce anche il sindaco di Lesa, Luca Bona: «Il Distretto dei Laghi dal punto di vista turistico ha una forza molto significativa, e questo aiuta moltissimo le località aderenti. Ecco perché restiamo dentro il Distretto. Semmai ci sarebbe da modificare il modello delle Atl, seguendo quello veneto, ma questo è un discorso nazionale». Da Castelletto Sopra Ticino gli fa eco il sindaco Massimo Stilo: «Noi lavoriamo bene col Distretto dei Laghi, certo sarebbe auspicabile che in futuro si potesse creare un’unica, grande Atl di quadrante». Anche dal lago d’Orta la risposta è per restare uniti al Distretto. «Abbiamo più legami coi laghi che con la pianura, il Biellese o il Vercellese – precisa Noemi Brambilla, sindaco di Ameno – e attualmente ci troviamo bene con il Distretto». Da Orta il sindaco Giorgio Angeleri, lancia un appello alla collaborazione fra Atl: «Penso che i confini burocratici siano l’ultima cosa che interessa al turista, che invece chiede una buona qualità dei servizi che vengono offerti. Orta è ben inserita nel Distretto, ma credo anche che l’obiettivo da raggiungere tutti insieme sia quello dell’unità; si creerebbe una Atl molto ampia e con potenzialità importantissime che andrebbero a beneficio di tutti. Intanto si devono fare progetti che coinvolgano il più possibile l’intero territorio, senza badare ai confini». Mattia Airoldi, sindaco di Massino Visconti, aggiunge che per quanto riguarda il Vergante «il 2022 è stato un anno positivo perché ha visto aumentare in modo significativo l’attenzione verso il nostro territorio sia da parte del Distretto dei Laghi che da parte della Provincia di Novara. E questo è alla fine ciò che conta davvero, al di là delle varie Atl». Al.Gi.