Isolati per due anni davanti solo allo schermo di un pc, i giovani di oggi non sono più in grado di costruire rapporti, di relazionarsi con gli altri. O, quantomeno, faticano e non poco. Accade, soprattutto, per i più piccoli, per i ragazzi delle elementari e delle medie, ma la situazione non lascia certo esenti i ragazzi delle superiori, che hanno visto fermarsi ogni più normale attività. Nell’ultimo periodo, inoltre, possibile conseguenza di questo biennio di stop, che tutto ha stravolto, sono in forte aumento le richieste d’aiuto di giovani e giovanissimi. In particolare, spiega Sara Vescera, medico psicoterapeuta dello staff di “Sbulloniamo Insieme”, associazione e sportello
d’ascolto attivo contro bullismo e cyberbullismo, «si registrano casi di disturbi alimentari, che interessano un po’ tutte le fasce d’età giovanile…
Inchiesta completa sul settimanale “L’Azione” in edicola da venerdì 18 novembre