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Borgomanero: Soroptimist, quando un’associazione diventa ancora di salvezza

L’associazione Alzheimer Borgomanero (organizzazione di volontariato) è un punto di riferimento, di aiuto e di condivisione di esperienze per chi è ammalato e soprattutto per i familiari, o comunque per gli assistenti (caregivers, ndr) chiamati a compiti che non avrebbero mai immaginato prima.

Ne ha parlato Achille Capettini invitato da Cristina Poletti, Presidente di Soroptimist Alto Novarese, in una serata all’agriturismo La  Capuccina di Cureggio dal titolo “Caregiver – sostantivo femminile singolare”.

Un vissuto personale, tutto al maschile, che capovolge il paradigma del peso della cura e della assistenza a carico delle donne come dimostrano dati e statistiche.

Una esperienza intima, forte e toccante, come lo sono le storie di tutti coloro che affrontano un percorso con un familiare colpito da Alzheimer da soli, al tempo stesso positiva proprio grazie all’incontro con l’associazione divenuta anche scopo di vita. Capettini è volontario e consigliere dell’Associazione Alzheimer di Borgomanero, che è presieduta da Viviana Beccaro. «L’Alzheimer – spiega Achille, stimolato da Grazia Nuvolone, psicologa psicoterapeuta – arriva inaspettato e può colpire chiunque. Chi ne soffre si comporta in modo atipico, risponde in maniera strana. I familiari vivono una sorta di disorientamento». 

Gianni Cometti: