Un accordo tra Ente di Gestione dei Sacri Monti del Piemonte e Università del Piemonte Orientale permetterà di monitorare le stato di salute delle statue del Sacro Monte di Varallo. E questo il progetto partito da Crea, in Monferrato e destinato ad estendersi anche ad altri luoghi sotto la competenza dell’Ente. A Crea, Maria Grazia Laganà, una studentessa che si sta laureando con il professor Maurizio Aceto, docente di chimica analitica presso il Dipartimento per lo sviluppo sostenibile e la transizione ecologica dell’UPO, che sta effettuando una tesi di laurea sullo stato di conservazione delle opere d’arte del Sacro Monte. «Con una piccola equipe svolgiamo indagini diagnostiche sul posto, rilievi e micro-campionamenti sui dipinti e sulle cromie delle statue che vengono successivamente analizzati in laboratorio – spiega il professor Aceto – Il nostro obiettivo principale è valutare lo stato delle cromie e ottenere tutte quelle informazioni utili a orientare i possibili futuri restauri. Analizzando i pigmenti possiamo infatti ottenere moltissime informazioni utili, che spaziano dalla datazione, fino al pregio dei pigmenti utilizzati che ci consente anche di ipotizzare la committenza più o meno facoltosa delle opere, fino alla rilevazione di interventi postumi di restauro cui magari non risulta traccia documentale».
L’articolo integrale sul nostro settimanale, in edicola da venerdì 11 novembre 2022 e disponibile anche online, in tutte le edizioni:
– Edizione Nord: Il Popolo dell’Ossola, l’Informatore del Cusio, il Verbano
– Edizione Centro: L’Informatore di Borgomanero, il Monte Rosa, il Sempione
– Edizione Sud: L’azione, l’Eco di Galliate, il Cittadino Oleggese, il Ricreo