La giornata mondiale dei poveri, che quest’anno cadrà domenica 13 novembre, è un’occasione per ricordarci che la povertà non è una realtà distante da noi, ma piuttosto che è il nostro atteggiamento a tenercene lontani. Di fronte ad eventi eccezionali come la pandemia e la guerra in Ucraina, le nostre coscienze sono state profondamente scosse, dando vita a molte e lodevoli iniziative di solidarietà. Tuttavia, è bene ricordare che “i poveri li abbiamo sempre con noi”, quotidianamente. Persone a cui manca il necessario, che rimangono senza una casa, che faticano a dare un’istruzione ai propri figli, che sono afflitte dalla malattia. Sul territorio dell’Unità Pastorale Missionaria di San Vito, le persone assistite da Caritas e San Vincenzo sono circa 700. Due volte a settimana viene distribuito loro cibo grazie al sostegno del Banco Alimentare. Attraverso progetti ad hoc finanziati da enti territoriali è possibile dare loro un contributo per il pagamento delle utenze e delle spese sanitarie. Nelle situazioni più tragiche, alcune persone sono state ospitate in un alloggio temporaneo, in modo da fornire loro una dimora dignitosa e non lasciarle dormire per strada. Non dimenticando che la solitudine è una delle peggiori forme di povertà, sono state portate avanti diverse attività di ascolto rivolte in particolare ad anziani e malati. In questo troviamo in prima fila l’Oftal della sezione di Omegna, il cui impegno è attualmente ostacolato dalle forti restrizioni dovute al covid. Presto verrà annunciata l’inaugurazione di “Casa Mantegazza”, un ambizioso e importante progetto che si sta finalmente concretizzando.