Il tema del pasto in mensa infiamma i medici specializzandi dell’Università del Piemonte Orientale che lavorano al Maggiore e che, fino a pochi mesi fa, beneficiavano del pasto gratuito. Il braccio di ferro tra specializzandi e UPO è iniziato con una mail di luglio in cui, in buona sostanza, l’Università chiedeva ai giovani medici di iniziare a pagare la
mensa, e pure gli arretrati, con un vero e proprio piano di rientro rateizzato. “Si procederà alla determinazione del debito pregresso relativo ai pasti consumati dal 1° gennaio 2019 e alla successiva elaborazione dei piani di recupero e relativa rateizzazione”, si legge nella mail inviata dall’UPO che ha mandato su tutte le furie gli specializzandi che non hanno
mai pagato, secondo una prassi consolidata, il pasto.
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