Una rapina compiuta in meno di un minuto e mezzo e che aveva permesso ai malviventi di asportare dalla gioielleria presa di mira orologi e gioielli per un valore di circa centocinquantamila euro. A essere derubata era stata, il 24 novembre del 2021, la gioielleria Zanaboni di Arona. Per quel fatto, in cui ad agire all’interno del negozio erano state tre persone con il volto parzialmente coperto da una mascherina chirurgica, i Carabinieri di Arona, in sinergia con la Divisione Si.Re.Ne. per la cooperazione internazionale di Polizia, hanno rintracciato all’estero due soggetti lituani, destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Ai due si contesta il reato di rapina aggravata. In quell’occasione, i tre, dopo aver forzato con un palanchino gli sportelli delle vetrine, avevano fatto razzia di 18 orologi di valore, tra cui Rolex, IWC e Tudor e diversi gioielli in oro in esposizione.
Durante la rapina uno dei tre aveva minacciato con una pistola i proprietari e la dipendente, mentre gli altri due, nel frattempo, prelevavano il bottino. La borsa con la refurtiva era stata poi ceduta dai rapinatori a un quarto uomo, che li aspettava in zona e che si era poi allontanano in sella a una bicicletta. Il tutto in direzione opposta a quella dei complici.
Dalle indagini è subito emerso come i probabili rapinatori appartenessero quasi sicuramente a una banda di rapinatori professionisti stranieri, originari appunto della Lituania, da dove, per evitare di essere rintracciati, erano giunti in auto. Grazie alla sinergia con la Divisione Si.Re.Ne. della Polizia i sospettati sono stati rintracciati e fermati in Lituania ed estradati in Italia negli scorsi giorni. Si trovano ora in carcere. Il lavoro prosegue per arrivare al terzo entrato in banca, che comunque è stato identificato, e al quarto fuggito con la refurtiva in bicicletta.