Conservare, valorizzare e sostenere la biodiversità acquatica del lago d’Orta: questi gli obiettivi del progetto “Cusio2030”, promosso dalla Provincia di Novara che si è aggiudicata un finanziamento di 340.000 euro della Fondazione Compagnia San Paolo. Altri 30.000 arrivano dalla Provincia, 80.000 dal Consiglio nazionale delle ricerche, 20.000 dalla Fondazione Alberto Giacomini, 25.000 dai Sindaci attraverso il demanio idrico, 15.000 dall’Ecomuseo del Cusio-Mottarone e dall’Associazione “Amici del fermi” di Arona. Previsto il monitoraggio delle acque del lago e dei suoi immissari, immissioni di avannotti di quattro specie autoctone come la trota marmorata, l’agone, il pigo e anche il luccio italiano. Eliminazione delle specie invasive, aliene, come il gambero della Louisiana. «Nel progetto – spiega il vicepresidente della Provincia Michela Leoni, delegata alla Gestione e Programmazione del territorio – oltre alla Provincia di Novara in qualità di Ente capofila sono coinvolti come partner tecnici anche l’Istituto di Ricerca sulle Acque del Cnr-Irsa di Verbania, l’Ecomuseo del Lago d’Orta e Mottarone, e l’associazione “Amici del Fermi” di Arona».
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