Il Progetto per Tommaso, nato nel 2010 per contrastare bullismo e cyberbullismo, cresce di anno in anno e si amplia. A breve, infatti, coinvolgerà oltre a nove istituti scolastici presenti tra Novara e hinterland, in particolare il Pascal di Romentino, anche alcune scuole del Borgomanerese.
Un progetto importante e per il quale, in Questura è stato sottoscritto e rinnovato l’accordo di collaborazione tra Azienda sanitaria locale e Polizia di Stato. «Un’iniziativa che dimostra – ha riferito il Questore, Alessandra Faranda Cordella – come da un evento drammatico, come la morte di Tommaso, sia nato qualcosa di positivo, per fare del bene, perché proprio progetti come questo ci permettono di dare una mano ai ragazzi più fragili e sensibili, in un mondo in cui internet e i social invadono le nostre vite in ogni momento. L’obiettivo è prevenire, lavorando tutti insieme». Angelo Penna, direttore generale dell’Asl: «Un progetto in cui crediamo fermamente. Il tempo che dedichiamo alla prevenzione è tempo che togliamo all’occuparci del ‘dopo’, ossia di ragazzi con disagio, con problemi psicologici, vittime se non anche autori di reati». Presenti alla sottoscrizione del protocollo anche le altre realtà coinvolte, rappresentanti delle scuole e del Rotary Val Ticino, da cui, nel 2010, prese il via tutto.
La sinergia esiste da anni e punta ad aiutare i ragazzi nella fascia 14-16 anni, sulla spinta emotiva della tragica morte di un adolescente novarese, studente dell’Antonelli, appassionato di computer e web che a 14 anni si era tolto la vita.