Sabato 15 ottobre alle 15, nella cattedrale di Novara il vescovo Franco Giulio Brambilla ordinerà diaconi tre seminaristi della comunità del Seminario diocesano San Gaudenzio: ultimo importante passo verso il sacerdozio. Sono Lorenzo Armano, della parrocchia di Alagna; Samuele Bracca, della parrocchia di Casalvolone e don Luigi Donati, di Domodossola. Lorenzo svolgerà l’anno di servizio diaconale nella parrocchia di Stresa; Samuele in questo anno pastorale sarà a Cameri e Luigi vivrà l’ultimo anno che lo separa dal sacerdozio come diacono al servizio delle comunità di Pallanza.
A cura di Lorenzo Brigada e Luca Godio
I TRE RACCONTI DI VOCAZIONE
Lorenzo Armano
Lorenzo Armano, 41 anni, arriva dalla parrocchia San Giovanni Battista ad Alagna Valsesia. Dopo un lungo percorso, caratterizzato dallo studio e dal lavoro, nel 2017 ha deciso di entrare in seminario. «Ogni volta trovavo una scusa per rinviare e speravo che al Signore potesse bastare il mio impegno pastorale da laico – racconta -. Mi sono messo in un cammino di ricerca e con l’aiuto di alcuni sacerdoti ho capito cosa il Signore volesse da me. Ripenso alle cose belle che ho fatto e le porterò sempre nel cuore, come le mie montagne e la mia comunità Valsesiana». L’ingresso in seminario, con il cambio da una vita da solo ad una vita di comunità, ha richiesto accettazione e abbandono. «Devo ringraziare i formatori, gli amici, i sacerdoti, i compagni di seminario e la mia comunità di Alagna. Inoltre la mia famiglia mi ha sempre sostenuto». Il modello di sacerdote che spera di essere in futuro don Lorenzo è qualcuno, dice ridendo, con «un piede nel confessionale e un piede al bar» perché «vorrei stare insieme alla gente a cui sarò affidato e che mi sarà affidata, per camminare insieme verso Cristo. Come in una salita sul Rosa dove conta molto salire con lo stesso passo per poter condividere la gioia del percorso e contemplare insieme con stupore la vetta».
Samuele Bracca
Samuele Bracca, 25 anni originario di Casalvolone, ha frequentato il liceo artistico a Vercelli. La sua vocazione nasce attraverso la sua grande fede e devozione verso Maria, che coltiva in maniera assidua con la preghiera del rosario. Un’altra figura importante e punto di riferimento è stato il suo parroco don Rinaldo Vanotti, decisivo nel far maturare in Samuele il desiderio di entrare in seminario nel 2015; gli anni seguenti sono stati molto importanti per la formazione e la crescita di fede e devozione verso la Madonna, grazie anche alla scoperta del missionario apostolico Luigi Maria Grignion de Montfort, la cui opera principale è il “Trattato della vera devozione alla Santa Vergine Maria” in cui espone la sua dottrina mariana, promuovendone il culto che definiva “la vera devozione” oltre alla pratica del rosario. La devozione mariana di stampo monfortiano di Samuele è il “fil rouge” della sua storia vocazionale: un’altra figura importante per la sua formazione e consapevolezza di sé è stata quella di don Silvio Gallotti, storico padre spirituale del seminario di Novara nei primi del Novecento noto per l’ardore con cui cercava di trasmettere la “vera devozione” a Maria e don Piero Giacometti che col suo breve ma intenso ministero ha lasciato un segno importante di testimonianza pastorale.
Luigi Donati
Luigi Donati, 37 anni di Domodossola, dopo essersi diplomato come perito agrario presso l’Istituto agrario di Crodo, inizia un periodo di attività lavorativa affiancato da una forte presenza di servizio presso la sua parrocchia, dove però sente crescere la voglia di mettersi al servizio del Signore a cui gradualmente si avvicina nel 2014 con un cammino di discernimento, incoraggiato e sostenuto da don Vincenzo Barone e don Riccardo Zaninetti, parroco e coadiutore di Domodossola, che lo accompagnano all’ingresso in seminario nel 2016. Decisivo è stato il supporto della comunità e la sapiente guida del rettore don Stefano Rocchetti e della guida spirituale don Maurizio Poletti; Luigi pian piano è riuscito ad inserirsi nella comunità del seminario che lo ha accolto come una “piccola famiglia” così la definisce, aiutandolo ad affrontare al meglio le crisi e le difficoltà iniziali di un lungo cammino che richiede tanto, ma che sa restituire ancora di più. «Se ti lasci plasmare, il seminario ti può cambiare» dice Luigi spiegando come ha affrontato il suo percorso, nel quale ha scoperto la bellezza dell’incontro col prossimo. Un cammino dove ogni giorno è stata un’opportunità di scoperta e arricchimento personale, come con i ragazzi dell’oratorio con cui è entrato in contatto in questi anni: un affidarsi continuo senza paura perché «Il Signore mi ha trasmesso la passione di vivere con le persone per le persone».
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