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Resta chiuso al traffico, tanto veicolare quanto pedonale, il cavalcavia XXV Aprile, strada che collega la zona di Trecate e dell’Ovest Ticino a Novara, uno dei principali ingressi in città, transitando da Sant’Agabio. Qui, come riportato nel nostro precedente articolo, per cause al momento in fase di ricostruzione, un tratto di strada è crollato.
E’ successo nella zona che è a ridosso del campo da calcio, all’inizio del cavalcavia per chi arriva da Trecate, alla fine, invece, per chi lo percorre, giungendo dalla città (foto Agenzia Visconti).
Il cedimento si è verificato alle prime ore di oggi, domenica 9 ottobre, quasi sicuramente prima delle 6,45. I residenti in zona, da quanto raccolto sul posto, non hanno avvertito alcun rumore. Nella voragine è finita un’autovettura, una Dacia Duster, con alla guida una donna, che viaggiava in direzione di Trecate. A estrarla dall’abitacolo del mezzo altri automobilisti in transito in quel momento. La donna è stata soccorsa dal personale del 118. Non ha riportato ferite gravi, ma, per ogni accertamento, è stata portata all’ospedale di Novara. Ha rimediato comunque un notevole spavento. Un altro automobilista ha fatto appena in tempo a frenare, per evitare di cadere anche lui nella voragine aperta all’improvviso.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco del comando di via Generali e la Polizia locale. I primi, giunti anche con una autogru, hanno pensato a mettere in sicurezza la zona, con il supporto del funzionario tecnico e del comandante. La vettura è stata estratta dalla voragine.
Non è stato chiuso il traffico lungo la linea ferroviaria Milano-Torino, che passa non distante dall’area coinvolta dal cedimento. La decisione dopo un sopralluogo.
Per chi dovesse arrivare a Novara, vengono consigliati gli ingressi da corso della Vittoria e corso XXIII Marzo.
“Innanzitutto – spiegano dal Comune – fortunatamente, non ci sono stati feriti gravi. Non si è trattato del crollo del cavalcavia, ma del distacco di una spalletta in cemento del muro di contenimento della rampa. Nel punto in cui è avvenuto tale distacco non c’è un ponte ma una rampa che porta al ponte, al di sotto infatti c’è della terra. Peraltro, quel ponte – aggiungono dal Comune – è stato oggetto di un progetto tecnico e di conseguenti lavori di consolidamento, nel 2015. Come molti ricorderanno, fin dal dicembre 2013 l’intero viadotto era stato ridotto a due corsie perché era stato individuato un cedimento delle fondazioni per scarsa portanza del terreno, con rischi di rotazione dei muri di contenimento verso l’esterno. Poi vennero fatti lavori di consolidamento e parallelamente la nostra amministrazione ha incaricato ditte specializzate per effettuare il monitoraggio di tutti i ponti e viadotti della città. Monitoraggio dal quale non sono emerse – sottolineano dal Comune – situazioni critiche su quel viadotto. Entro domani comunque verificheremo attentamente per cercare di comprendere i motivi che hanno portato al cedimento nonostante su quel ponte vi sia stata da anni una forte attenzione e grossi investimenti per la manutenzione”.