Carcere a vita. La Corte d’Assise d’Appello di Torino ha confermato in ‘toto’, nella tarda mattinata di oggi, mercoledì 28 settembre, la sentenza di primo grado, pronunciata il 26 marzo 2021 a Novara, per Gaia Russo e per l’ex compagno, Nicolas Musi, accusati dell’omicidio del piccolo Leonardo, il piccolo di neppure 20 mesi figlio della giovane. Leo era stato soccorso nell’abitazione in cui all’epoca vivevano i due, un appartamento di corso Trieste. Era il 23 maggio del 2019. Giunto in ospedale, le sue condizioni si erano rivelate molto gravi e il suo cuore aveva cessato di battere poco dopo.
Questa mattina non ha trovato accoglimento la richiesta delle difese di rivalutare il materiale probatorio. La mamma del piccolo chiedeva un’assoluzione piena, ribadendo, come già più volte sostenuto in primo grado, di essere stata vittima di violenze psicologiche, e che adorava suo figlio. L’uomo, invece, aveva ammesso alcune percosse al bambino, negando, però, di essere stato l’autore dell’omicidio. Ha sempre sostenuto di trovarsi, in quei frangenti, in un’altra stanza.
I due imputati, dopo aver tentato di attribuire la morte del piccolo a una caduta dal lettino, avevano finito, nelle testimonianze rese in aula a Palazzo Fossati, con l’accusarsi a vicenda. Una volta che saranno depositate le motivazioni della sentenza, le difese faranno ricorso e il caso, che aveva scosso particolarmente Novara, arriverà in Cassazione.