Evento conclusivo, questa sera, venerdì 23 settembre, a Casa Bossi, per il progetto “Io ti amo Alessandro Antonelli”. Un momento di restituzione alla città dei LabAnt, i laboratori antonelliani attivati nell’ambito del progetto. Un momento che è stato anche la conclusione del lavoro portato avanti dal Comitato d’Amore in questi dodici anni (foto Agenzia Visconti).
L’edificio è ormai prossimo al restauro e l’occasione odierna è stata l’ultima per poter usufruire dello spazio, almeno fino a che i lavori non saranno terminati.
Durante la serata ci sono stati molti interventi di architetti, che hanno parlato della figura di Antonelli. L’evento, che è stato aperto dal presidente del Comitato d’Amore per Casa Bossi, Roberto Tognetti, è stato inserito all’interno della “Carovana dei beni comuni” promossa da Communia, l’iniziativa che “Rete Communia – fondazione di partecipazione” sta promuovendo in tutte le regioni italiane per far conoscere i possibili modelli di economia civile basati sullo sviluppo e la valorizzazione dei beni comuni.
Durante la serata è stata inaugurata la mostra “Wood Arc”, di Raffaele Salvoldi. Migliaia di mattoncini di legno tenuti insieme dalla gravità, nessun collante o nessun incastro. Strutture monumentali che richiamano le opere di Alessandro Antonelli allestite nelle sale al primo piano di Casa Bossi.
Non si tratta di una mostra ordinaria, ma una vera e propria esperienza, tra concetti architettonici, equilibri e giochi prospettici. «Il processo artistico è una continua indagine sul concetto di equilibrio e distribuzione dei pesi, per questo motivo ogni opera viene realizzata sul posto, prima e durante l’apertura al pubblico, infatti nei giorni successivi i visitatori potranno osservare l’artista al lavoro e potranno, a loro volta, cimentarsi nella costruzione, grazie al “Laboratorio Antonelliano” – spiega l’autore -. È molto importante per me essere sempre presente durante le mostre, perché a tutti gli effetti sono un momento di condivisione della mia ricerca, mi piace vedere come molti visitatori tornano nell’arco del tempo o si sintonizzano sui canali social durante le dirette per vedere a che punto sono le opere. Ancor di più mi piace vedere le loro espressioni quando a fine esibizioni vengono autorizzati a demolire le opere». La mostra rimarrà aperta fino al 30 settembre, tutti i giorni dalle 17 alle 21.30. Per chi non potesse visitarla in presenza, potrà ammirarla attraverso i canali social di Wood Arc (Facebook e Instagram) e vedere l’artista all’opera per 3 ore al giorno.
Il 30 settembre alle 19 sarà trasmesso in diretta sui social l’abbattimento delle opere. Raffaele Salvoldi è anche l’autore della nuova Stanza Magica di Casa Bossi e, al momento, è l’unico artista al mondo a realizzare questo tipo di installazioni con la tecnica dei mattoncini.