Lo scenario che il mondo dell’industria del Novarese, Vercellese e della Valsesia si trova ad affrontare nella ripresa dopo l’estate, è caratterizzato da molte incognite e da grande preoccupazione, determinata soprattutto dalle ricadute sulle imprese dell’emergenza energetica. «Con i prezzi attuali, che hanno superato i 300 euro a megawattora per il gas e i 700 euro per l’elettricità, metà delle imprese presenta dei rischi concreti per il proseguimento della propria attività – spiega Gianni Filippa, presidente di Confindustria Novara, Vercelli Valsesia (Cnvv) –: gli extra costi energetici ormai non riguardano soltanto le industrie energivore, ma tutte le attività: anche gli alberghi e i ristoranti rischiano di non essere più in grado a far fronte a questi aumenti. Se poi teniamo conto che il 70% del nostro Pil è determinato dai consumi interni e il 30% dalle esportazioni, è inevitabile che la minor capacità di spesa delle famiglie vada a tradursi in una diminuzione dei nostri consumi, di cui risentiranno tutti i settori trainati dai consumi domestici. Speriamo che almeno le esportazioni tengano, perché altrimenti lo scenario diventerebbe ancora più grave».
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