Siccità e guerra, sul riso si scatena la tempesta perfetta

0
Il fiume Po in secca a Sermide, in provincia di Mantova, 19 Giugno 2022 ANSA/ELISABETTA BARACCHI
[bsa_pro_ad_space id=2]

Prima la pandemia con il lockdown che ha spinto i consumi casalinghi, poi la guerra in Ucraina che ha fatto lievitare i costi dei fertilizzanti provenienti dall’Est Europa con percentuali a tre cifre; infine la siccità.

Questa “tempesta perfetta” si è abbattuta sulla risaia italiana, costringendo i coltivatori del cosiddetto “triangolo d’oro” Novara-Vercelli-Pavia a rivedere le programmazioni. Così la superficie è stata ridotta (record nel Novarse con un -11%) con prospettive stravolte: in alcune zone la produzione sarà tagliata, se non annullata. Il paradosso è che questa scure non cercata si abbatte sul settore nel momento in cui i consumi sono schizzati, non solo in Italia, ma in tutta Europa. Si mangia più riso, ma non ce ne sarà per tutti.

I prezzi sono schizzati alle stelle: la varietà Carnaroli, la più apprezzata sul mercato dai ristoratori e dai buongustai, sulle principali piazze di contrattazioni (Novara-Vercelli-Mortara) fa registrare un incremento del 120% arrivando a superare i 100 euro il quintale. Per Arborio e S. Andrea +70%; raddoppiati i prezzi dei tipi tondi, Selenio e Lido; in crescita dal 40% anche i “lunghi B”, appartenente alla famiglia degli Indica (i cristallini richiesti sul mercato europeo e finalizzati ai contorni e alle insalate). Naturalmente questo scenario inaspettato si sta riversando anche sui prezzi al consumo, con rincari sino al 13% sugli scaffali (in qusto caso incide molto anche l’aumento dei costi di produzione, dall’energia elettrica al packaging). 

L’articolo integrale sul nostro settimanale, in edicola da venerdì 22 luglio 2022 e disponibile anche online, in tutte le edizioni: 

– Edizione Nord: Il Popolo dell’Ossola, l’Informatore del Cusio, il Verbano

– Edizione Centro: L’Informatore di Borgomanero, il Monte Rosa, il Sempione

– Edizione Sud: L’azione, l’Eco di Galliate, il Cittadino Oleggese, il Ricreo