Fingevano di essere sordomuti e raccoglievano fondi da destinare a un’associazione benefica che cura gli interessi di persone invalide.
Si tratta di una delle truffe messe a segno ultimamente a Novara.
Le vittime preferite di questi truffatori sono ancora una volta persone anziane, avvicinate da uomini o donne che fingono di essere sordomuti e, previa esibizione di un falso modulo da sottoscrivere, spingono i malcapitati al pagamento di una somma di denaro, mai inferiore a trenta euro. Le vittime sono avvicinate nei luoghi dove presumibilmente le persone possono avere del denaro, quindi, per esempio al di fuori di negozi o centri commerciali.
A smascherare una di queste truffe e a far restituire il maltolto alla vittima sono stati gli uomini della Polizia di Stato di Novara che, nel pomeriggio del 4 luglio, si sono accorti del fare sospetto di due soggetti all’esterno di un centro commerciale e quindi hanno deciso di fermarli e fare accertamenti. I poliziotti hanno così denunciato per truffa due cittadini rumeni, un uomo e una donna, senza fissa dimora, di 33 e 32 anni, entrambi con precedenti specifici commessi in varie parti d’Italia.
La Questura consiglia di diffidare di raccolte di fondi non autorizzate, spesso utilizzate da truffatori seriali per diversificare le loro attività e risultare più efficaci. Non agiscono mai da soli e fanno intendere di essere accreditati presso associazioni, anche internazionali, che promuovono la raccolta di fondi a sostegno di categorie meno fortunate.
“La collaborazione della cittadinanza novarese – rileva la Questura – è indispensabile per arginare fenomeni come quelli descritti, particolarmente spregevoli poiché lucrano su coloro che soffrono di disabilità uditive o di altre gravi invalidità”.