Don Franco, 89 anni, era ricoverato presso l’ospedale di Empoli: da diversi anni risiedeva nella Residenza “Del Campana Guazzesi” a San Miniato in Toscana, vicino alla famiglia.
Nato il nove febbraio 1933 a Trento, seguendo il padre carabiniere la famiglia si era poi trasferita ad Arona, quando lui aveva sei anni. La sua è stata una vocazione “matura”: era stato ordinato – dopo aver lavorato in fabbrica per diversi anni – da mons. Placido Maria Cambiaghi nel giugno del 1968. I primi anni di sacerdozio li ha vissuti come vicario parrocchiale a Galliate (sino al 1971) e poi a Crusinallo, sino al 1973, anno in cui gli è stato affidato l’incarico di amministratore del Santuario di Boca.
Un servizio che ha svolto sino al 1975, quando è stato nominato parroco di Cressa.
A ricordarlo due dei giovani della parrocchia, divenuti poi sacerdoti, per i quali don Franco è stato fondamentale nel preparare il terreno alla vocazione: don Flavio Campagnoli, direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose e parroco a Granozzo con Monticello e padre Gianfermo Nicolini, parroco della parrocchia di San Giuseppe a Novara.
«Ricordo le cene della domenica con lui e il nostro gruppo di giovani – dice don Campagnoli -. Di don Franco colpiva la cultura, la vastità degli interessi: dalla teologia alla filosofia, ma anche al jazz e all’arte pittorica. Sapeva trovare i modi per coinvolgere e parlare al nostro piccolo gruppo di giovani».
Padre Nicolini ne ricorda la profonda e semplice testimonianza di prete. «La mia vocazione è nata con lui. Ma è sempre stato discreto, capace di indirizzare senza mai prevaricare – racconta -. Accanto alla grande cultura aveva grandissime doti nei rapporti umani. Il suo era un carattere forte. Talvolta sapeva essere molto diretto. Ma a impressionare era la cura e l’attenzione che aveva per gli altri. Un esempio? Il tempo passato a confessare al santuario di Boca. Dove arrivava sempre in bicicletta: un’altra sua grande passione».
I funerali saranno celebrati domani, 6 luglio, nella chiesa dei santi Filippo e Giacomo a Ponte a Elsa, in provincia di Pisa, alle ore 15. Ma lo ricorderà anche la sua comunità di adozione – spiega il vicario per il clero e la vita consacrata don Franco Giudice – nella messa di domenica prossima alle 10 in chiesa parrocchiale a Cressa e poi in occasione dell’incontro dei sacerdoti legati a Cressa nella seconda giornata della Festa patronale di san Prospero lunedì 1 agosto 2022 con la Messa delle ore 19. Lo affidiamo al Signore ricordandolo per il suo servizio alla nostra Diocesi».