Uno spazio dove poter ritrovarsi persone con disturbi cognitivi, famiglia del malato e assistenti familiari, i cosiddetti ‘caregivers’. E, insieme, vivere incontri, a cadenza settimanale, in un’atmosfera rilassata e conviviale.
Appuntamenti dove svolgere attività di socializzazione, ma anche iniziative a carattere scientifico e di cura del malato. Il tutto con uno standard altamente professionale. È il “Progetto Alzheimer Caffè Diffuso”, presentato a Casa Rognoni Salvaneschi, che costituirà, d’ora in poi, la base dell’iniziativa. Un progetto che, a Novara, si concretizza grazie ad Associazione Malati di Alzheimer (Ama) della presidente Maria Bocca e alla
sinergia con Pro Loco, che gestisce lo spazio di Casa Rognoni, edificio che ospita anche il Museo del Giocattolo. Con loro anche il Centro servizi per il
territorio Novara-Vco (Cst). Un progetto di rete a carattere nazionale, finanziato da Fondazione Roche e Fondazione Maratona Alzheimer, e sostenuto in città da Fondazione Bpn per il territorio.
L’articolo integrale sul nostro settimanale in edicola da venerdì 24 giugno 2022 e disponibile anche online, in tutte le edizioni.