«Cosa deve ancora succedere»? È questa la domanda amara che di bocca in bocca corre tra gli abitanti di Mergozzo. Gli ormai incalcolabili atti di vandalismo, di maleducazione e di furti perpetrati dalle bande di “giovani pendolari” destano preoccupazione. Da tre anni a questa parte Mergozzo, appena inizia l’estate, si trova in balia di una situazione che è divenuta insostenibile. Giovani italiani e stranieri, provenienti in parte dalla zona di Gallarate e Busto Arsizio e in parte da Domodossola, giungono alla stazione e si dirigono verso il lago. Lungo il tragitto e per tutta la durata della loro permanenza in paese si rendono protagonisti di atteggiamenti incivili. «Se non ci fossero questi soggetti – afferma sconfortato Paolo Garetto, titolare di due locali sul lago – Mergozzo sarebbe un posto tranquillo. Non è possibile che ogni giorno sia costretto a dover vigilare tavolini e sedie sul lungolago per evitare che mi arrechino danno». Solo negli ultimi giorni Paolo si è visto portare via le lanterne che decorano il suo plateatico. Poi grazie ad alcuni cittadini, in parte le ha ritrovate “ammaccate” gettate in un cestino dei rifiuti.
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