di Monica Prandi *
Quando si convoca un Laboratorio di Idee, ci si aspetta di ricevere nuovi spunti e proposte. E l’incontro dei catechisti dello scorso sabato non ha deluso le aspettative. All’oratorio San Vittore di Intra si è riunito un gruppo di circa 50 catechisti, che insieme a tre parroci, hanno risposto all’appello lanciato dall’Ufficio Catechesi e Liturgia di trovarsi a riflettere insieme sul progetto catechistico diocesano. L’utimo Sinodo aveva dato mandato all’allora direttore don Flavio Campagnoli di redigere un nuovo progetto, sulla base delle indicazioni sinodali (famiglia e giovani al centro dell’azione pastorale) e per adeguarsi al nuovo assetto delle Unità pastorali missionarie. Una bozza era stata elaborata prima che il Covid ne bloccasse la diffusione e la “messa su strada” nel territorio diocesano. Da qui si intende ripartire, dunque, in continuità col lavoro precedente, ma anche in ascolto dei catechisti e dei parroci del territorio per provare ad integrare il maggior numero possibile di comunità e rispecchiare, almeno per sommi capi, le variegate esigenze ed esperienze della nostra Diocesi. Il metodo prevede alcuni incontri laboratoriali lungo l’anno che si terranno in oratori dei vari Vicariati per favorire la partecipazione e ascoltare anche le zone più lontane da Novara e dal centro. In questo primo Laboratorio a Intra ci si è confrontati sulle caratteristiche generali della cosiddetta “arcata eucaristica”. Un primo risultato è stato raggiunto: non si parlerà più di “progetto diocesano” ma di “orientamenti diocesani per la catechesi dell’Iniziazione cristiana”, perché questo permetterà di concentrare delle scelte e delle indicazioni che saranno poi il punto di partenza o un aiuto o uno spunto di riflessione per la progettazione vera e propria dei percorsi di catechesi che avviene nelle parrocchie o meglio ancora nelle Unità Pastorali. È lì che si ha la possibilità di leggere la situazione reale e pensare ad azioni ed iniziative per l’annuncio del Vangelo ai ragazzi e agli adulti. Infatti, al centro della riflessione dei gruppi di lavoro a Intra c’è stato il coinvolgimento delle famiglie nei percorsi di catechesi, che non può essere risolto con ricette preconfezionate e standardizzate, ma affrontato con proposte mirate e calibrate alle comunità reali e alle famiglie dei ragazzi. Negli incontri del prossimo anno si rifletterà su come integrare negli Orientamenti alcuni pilastri della proposta catechistica (come carità, liturgia, missione), e quali obiettivi di crescita spirituale individuare per le diverse fasce di età. Indispensabile sarà la partecipazione di catechisti, educatori e sacerdoti, le cui idee, esperienze, domande, critiche e suggerimenti saranno il vero motore per la stesura degli Orientamenti.