Sguardo e dono, dialogo e perdono. Sono le quattro parole chiave che guideranno il cammino dei ragazzi della diocesi che parteciperanno alla Route questo sabato 4 giugno in Val Vigezzo.
La giornata di cammino e condivisione, cui sono invitati a partecipare tutti i giovani dai 16 ai 30 anni, prenderà il via alle 9 a Santa Maria Maggiore e si concluderà alle 16, con la Messa al Santuario di Re presieduta dal Vescovo Franco Giulio Brambilla.
«Durante il percorso, che sarà introdotto e concluso dal nostro vescovo, i ragazzi faranno delle tappe durante le quali si conosceranno, condivideranno la fatica del cammino, ragioneranno insieme sul tema della fraternità – spiega don Gianluca De Marco, direttore dell’Ufficio di pastorale giovanile della diocesi -. Ad aiutarli nella riflessione, la Parola e l’enciclica di Papa Francesco “Fratelli Tutti”. Ma anche da approfondimenti e testimonianze». Al centro dell’itinerario della Route 2022, l’enciclica “Fratelli Tutti”.
«Il Papa in questa lettera sembra offrire la risposta alla domanda vocazionale che ci ha guidati negli ultimi anni “Per chi sono io?”: “Per gli altri”. La fraternità e la vita come dono sono aspetti centrali per ogni vocazione – prosegue don Gianluca -. Per aiutare ciascun ragazzo a comprendere il senso di questa risposta nella propria vita, metteremo a fuoco quattro aspetti. Attraverso l’icona biblica del buon samaritano, ci interrogheremo su come guardiamo la realtà che ci circonda e su come possiamo “farci prossimi” in una società segnata dai social e dall’individualismo. Cercheremo poi di scoprire come riconoscere l’altro come un fratello, superando i conflitti con il dialogo e il perdono».
Lo slogan “Avrò cura di te” sintetizza la proposta: « Il cammino partirà con una domanda: chi si è preso cura di me? – spiega Sara Cogliati, dell’equipe che ha progettato la giornata -. E si concluderà con la promessa “Avrò cura di te” che ciascuno farà ai fratelli e alle sorelle che ha accanto». Il cammino è stato pensato e organizzato da un gruppo di giovani provenienti da tutto il territorio diocesano coordinati da don Gianluca De Marco. Loro è l’idea del simbolo della giornata: il ponte. «Non ha senso parlare di fraternità – continua Sara -, se non si pensa di costruire ponti anziché muri con le persone che si hanno accanto, se non si vive da fratelli, prendendosi cura gli uni degli altri».
La bellezza del camminare insieme come fratelli, i giovani la sperimenteranno durante il cammino. «Il percorso non è difficile, ma comunque è faticoso. Sono sicuro che non peserà a nessuno, perché saremo insieme, con altri ragazzi e ragazze come noi, e non da soli lungo la strada», spiega Damiano Bello, uno dei trenta animatori e facilitatori che aiuteranno i giovani nei gruppi durante la riflessione. Tra questi, anche Daniele Lucchi e Chiara Ferri. «Il cammino insieme alla Route – ricordano – sarà ancora più significativo, perché i giovani potranno confrontarsi in un clima di libertà che difficilmente si trova altrove. Si tratta di un’esperienza di Chiesa, una giornata di condivisione fraterna che non finirà il 4 giugno: i giovani si lasceranno ascoltare, potranno esprimere le proprie passioni, i sogni, le idee, i bisogni che diventeranno il punto di partenza per orientare il cammino per l’anno prossimo, per tutti i giovani della nostra diocesi».