Brolo, frazione di Nonio, futuro paese dipinto. L’Amministrazione comunale ha deliberato di assegnare all’Accademia delle arti, che ha sede a Legro di Orta San Giulio, presieduta da Fabrizio Morea, un progetto per dare a muri anonimi vivacità attraverso dipinti, come a Legro, Armeno, Mezzomerico, Mezzana Mortigliengo (Biella) e in futuro anche Gargallo, Soriso, Quarna Sotto e Gattico-Veruno.
Tema a Brolo non potrà che essere il gatto: Brolo è paese dei gatti come indicato all’ingresso della località.
Immaginiamo un viaggio sulla sponda occidentale del Cusio per scoprire Cesara, espressione di bellezza per i suoi affreschi che nessuno o pochi, forse, sapevano esistessero; li abbiamo scoperti per caso anche noi, cercando quella che un tempo era la vecchia fabbrica che, si racconta, insieme alla Bemberg di Gozzano avrebbe contribuito ad avvelenare, uccidendolo, il lago. Ritornato però a nuova vita qualche decennio fa. Ma tornando alle immagini fotografate sono lo specchio della devozione popolare che ancora regna sovrana nella gente che vi abita da sempre o per chi è fuggito dalla città per vivere in pace. Affreschi datati nei secoli passati che troviamo in vie e piazze del paese così come nel suggestivo e scenografico palazzetto di Casa Jensen.
Ad avvisarci che siamo arrivati a Nonio, in frazione Brolo affacciato sullo splendido scenario del lago d’Orta, è il cartello che indica il “Paese dei gatti”.
Un piccolo monumento guarda il lago lasciandosi alle spalle la chiesa parrocchiale. Per arrivarci dobbiamo salire la ‘stretta dei gatti’ che ci porta in un parcheggio vicino al bel lavatoio mantenuto in ordine come lo era una volta. Stradine strette che vanno a zigzag disseminate di quadretti o installazioni dedicate a loro, i mici di Brolo. Un via vai di incontri con sguardi felini che ti attraggono mentre scendi gli scalini. Tutto, qui, parla di cultura nel nome di Renato Guttuso o Gianni Rodari cui sono intitolate anche le due vie centrali del paese. L’arte, sotto ogni forma si presenti, merita di essere ammirata. E nella strada che sale al centro, un vistoso benvenuto è dato dalla curiosa rivisitazione in chiave “gattesca” di celebri opere di Leonardo, Van Gogh e Munch: al posto dei volti qualcuno ha inserito sembianze feline. Tutto sommato una accoglienza da… urlo!
Intanto, anche se il Giorno internazionale del gatto viene celebrato il 17 febbraio, in buona parte d’Europa, il piccolo comune di Nonio lo festeggerà per la prima volta quest’anno l’8 agosto, nel ventennale della data stabilita dall’ International Fund for Animal Welfare. Così, entro l’estate, un ciclo pittorico di piccoli e grandi muri d’autore, sostenuto da uno o più sponsor privati, rivestirà con un lungo e sottile filo colorato le vie del frazione nel nome dei mici.