Una settimana per dire ‘no’ alle mafie a 30 anni dalla strage di Capaci. È quanto avverrà con il “Festival delle mani bianche”, evento itinerante che toccherà Novara, Milano e Bari, dal 23 al 29 maggio. L’iniziativa, nel capoluogo novarese, è promossa da Libera, Sermais, nòva e Cabiria Teatro, con il patrocinio del Comune e il contributo della Fondazione Banca Popolare di Novara. Tra gli eventi anche una mattinata con Gian Carlo Caselli, ex procuratore antimafia a Palermo e a Torino, e Davide Mattiello, consulente della commissione parlamentare antimafia.
Il 23 maggio 1992, a Capaci, persero la vita Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani. «Un festival con cui ribadire – commenta Ryan Coretta, referente di Libera – l’importanza di un contrasto prima di tutto culturale alla mentalità mafiosa. Abbiamo deciso di ricorrere all’arte e alla bellezza perché ci permettono di raggiungere un pubblico più vasto e di toccare corde nascoste in ognuno di noi. Le mani bianche sono un simbolo di pace, contraltare della violenza mafiosa, e della corporeità dell’arte».
Per tutto il festival sarà visitabile gratuitamente “1, 10, 100 Agende rosse”, mostra fumettistica sulle storie di alcune vittime innocenti delle mafie. Sarà ospitata a nòva, aperta dalle 17 alle 19. Per info: novara@libera.it o 3343415760. E poi il teatro con le storie di Lea Garofalo, testimone di giustizia uccisa a Milano nel 2009 (il 24 alle 21), del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, della cui morte il 3 settembre ricorreranno i 40 anni (il 27 alle 21) e di Paolo Borsellino, ucciso nella strage di via D’Amelio (il 29 alle 21). Costo 10 euro per uno spettacolo, 20 per tutti e tre (i primi due a nòva, il terzo a Casa Bossi). Il 26, alle 9, presentazione del libro “Palermo 1992”. E quindi il 28, alle 10,30, alla sede della BpN, incontro con Caselli e Mattiello. Iscrizioni e info a www.casermapassalacqua.it/manibianche.
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