Nel millenario della sua nascita, la città di Novara si prepara a festeggiare la figura di San Bernardo d’Aosta – o delle Alpi – con un fitto calendario di appuntamenti, puntando a valorizzare una figura forse ancora sconosciuta a tanti novaresi. Dalla sua morte avvenuta in città nel 1086, infatti, le sue spoglie sono conservate in Duomo e una statua lo ricorda sul Baluardo Partigiani. Il progetto illustrato lunedì nasce dalla collaborazione dell’Associazione Novarese Amici di Santiago con la Diocesi e la sezione novarese del CAI, con il supporto di numerosi enti pubblici e fondazioni. L’obiettivo, come spiegato da Eugenio Imperatori dell’Associazione (impegnata nella promozione di cammini e cultura del territorio) è quello di far conoscere nelle province di Novara, Vco e Vercelli il Santo noto in molti luoghi alpini e legato ai passi del Piccolo e Grande San Bernardo e di riscoprire la montagna e le sue bellezze paesaggistiche e storiche attraverso la pratica del cammino.
Ma l’evento centrale delle manifestazioni, è la riscoperta della storica via Francisca Novarese, che dal Passo Sempione giunge alla città attraversando Ossola, lago d’Orta e pianura, e che sarà intitolata proprio a San Bernardo. Inaugurazione l’ 11 giugno al Sempione e il 12 giugno a Novara in Duomo, con la discesa dal campanile della targa che indica il punto d’arrivo del cammino. Già domani, però, si tiene il primo appuntamento nel Vescovado di Novara. Si presenterà la figura spirituale e storica del Santo, con interventi di Giancarlo Andenna e Battista Beccaria, storici del Medioevo e don Paolo Milani, direttore dell’Archivio Diocesano.
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