Varallo, la sfida del prossimo sindaco? Promuovere il turismo di qualità

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Vista di Varallo
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Quali sfide dovrà affrontare la nuova amministrazione comunale varallese all’indomani delle elezioni del 12

giugno? Abbiamo fatto questa domanda ad alcuni cittadini del capoluogo valsesiano e nelle risposte l’aspetto turistico-culturale è quello che probabilmente più di tutti risalta in primo piano.

«Restaurare Palazzo D’Adda – sollecita ad esempio Francesco Paganini – Tutti a Varallo cerchiamo di tenere bene le nostre case ma Palazzo D’Adda, un luogo storico, è obbrobrioso: scrostato, con le persiane rotte… capisco che ci saranno problemi economici però il decoro è importante».

«A Varallo non c’è attrattiva – rincara la dose Raffaele Martelli – Negozi sempre chiusi, bar sempre chiusi… l’anno scorso il 14 agosto alla sera alle 8 c’era un solo bar aperto. La nuova amministrazione forse dovrebbe puntare su una bella pubblicità massiva, però poi ci deve essere l’aiuto da parte dei commercianti, se no la gente arriva e non trova niente».

«Ci sono solo due alberghi – concorda Zaira Grandi – non c’è un servizio, se devi prendere il pullman il pullman arriva solo fino alla stazione… sì, la Valsesia si promuove come un bel posto da visitare e quant’altro però l’accoglienza è un’altra cosa». 

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