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Case di riposo nel VCO, allarme rosso per costi, posti letto e personale

Non lasciateci soli. È il grido d’allarme che ancora una volta, l’ennesima, viene lanciato dalle Residenze sanitarie assistenziali, le Rsa, che operano nel Vco. A distanza di un anno l’appello rimane immutato. «La situazione è seria, per non dire drammatica – gridano insieme con forza. – Se non sarà affrontata con decisione e tempestività, la chiusura di molte Rsa diverrà un destino ineludibile nel silenzio e disinteresse quasi generale». A riaccendere i riflettori sul futuro delle case di riposo sono “dodici” strutture che operano a favore delle comunità. Si tratta della Fondazione Opera Pia Domenico Uccelli di Cannobio, della Rsa Samonini Rozio Balassi di Domodossola, della Casa per gli anziani e la comunità della Valle Antrona di Montescheno, della Rsa Massimo Lagostina di Omegna, della Rsa Villa Serena di Orta San Giulio, della Residenza socio sanitaria di Premosello Chiovenda, della Rsa “Cuore Immacolato di Maria” di Re, della Casa di riposo per anziani di Varzo, della Casa di riposo Maurizio Muller di Verbania, della Fondazione Istituto Sacra Famiglia di Verbania, della Rsa Teresa Ceretti di Villadossola e della Rsa Villa Presibitero di Vogogna. Nel richiamare l’attenzione, le strutture lamentano come a livello nazionale nulla sia stato ancora deciso, mentre «a livello regionale, il tanto sbandierato sostegno alle Rsa si è tradotto in alcuni provvedimenti che poco o per nulla hanno inciso. Con effetti più di forma, che di sostanza».

L’articolo integrale sul nostro settimanale, nelle edizioni disponibili nella zona settentrionale della diocesi di Novara – Il Popolo dell’Ossola, l’Informatore del Cusio, il Verbano – in edicola da venerdì 6 maggio 2022. Tutti i settimanali si possono consultare anche online.

Francesco Rossi: