Il 30 aprile 1992, un giovedì, con il decreto legislativo 277 è istituita la Provincia del Verbano Cusio Ossola. L’atto viene riportato nella Gazzetta Ufficiale dell’8 maggio 1992, festa di San Vittore, quasi fosse una sorta di regalo nel giorno del patrono della città che diventerà capoluogo. Sul territorio la notizia è arrivata qualche giorno prima. Nel pomeriggio del 24 aprile una telefonata giunge a Palazzo di città a Verbania e informa il sindaco Bartolomeo Zani che il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto. È l’ultimo atto. Poi il presidente Giulio Andreotti sale al Quirinale per rassegnare le dimissioni. Il Vco – fino a quel giorno chiamato Alto Novarese – raggiunge «un’autonomia lungamente attesa, più volte data per scontata, ma ripetutamente rimessa in dubbio da ostacoli e divisioni in sede locale», come ricordato in un articolo dell’allora direttore don Giuseppe Cacciami riportato in prima pagina sui settimanali diocesani del 2 maggio 1992. La volontà di autonomia amministrativa del Vco ha radici però più lontane nel tempo, che affondano nella storia di questo territorio, dove tra alterne vicende, da metà del Settecento si è assistito alla nascita di enti di governo che hanno interessato sia l’Ossola sia la zona dei laghi; e successivamente al pronunciamento da parte della popolazione e delle amministrazioni locali di un riconoscimento specifico di questo territorio.
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