L’addio a suor Lucia che cantò all’Antoniano

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L’addio a suor Lucia che cantò all’Antoniano
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Una chitarra in braccio e la voce che non sbaglia una nota: è suor Lucia Biaggio a Bologna, inizio anni Ottanta, all’Antoniano, il tempio della canzone per bambini.

«Ci aveva fatto imparare una canzone – racconta uno dei suoi alunni della scuola elementare, Andrea Crola, di Novara – si intitolava “Ciao!”: era un motivo coinvolgente e suor Lucia lo eseguì e lo interpretò in modo straordinario. Fu un grande successo».

È solo una delle tante istantanee di una vita spesa tutta per gli altri: suor Lucia, sorella della Carità, si è spenta all’età di 80 anni. È stata ricordata martedì sera con il rosario recitato nella cappella dell’istituto Sacro Cuore di via Solferino, e mercoledì mattina ai funerali. Riposa nel cimitero di Grignasco. Originaria di Busto Arsizio, suor Lucia aveva insegnato alle elementari a Novara e Romagnano Sesia, mentre a Sizzano aveva contribuito alla gestione della scuola materna. Un lungo periodo di insegnamento inframezzato da alcuni anni di vita missionaria, nelle Filippine. Suor Lucia era amatissima dai suoi alunni: «Ricordo – aggiunge Crola – che riusciva sempre a farci appassionare a quello che si faceva in classe. Poi ci portava a visitare gli angoli e gli stabilimenti più importanti della città, dalla De Agostini alla Pavesi». Suor Lucia c’era sempre, anche dopo la scuola, quando diventava una confidente, un punto di riferimento a cui chiedere consigli. «Per lei il rapporto educativo non terminava con la fine delle elementari, ma proseguiva per tutta la vita. “Io ci sono sempre, se hai bisogno, chiamami”: ci diceva così ed eravamo tanti a mantenere con lei uno stretto legame di amicizia, nonostante gli anni che passavano. Per noi era come una zia a cui ricorri per qualsiasi difficoltà, e lei trovava sempre il tempo di ascoltarti e di darti un suggerimento prezioso. Nella mia classe eravamo in 38, ma con suor Lucia si lavorava tutti insieme benissimo, senza problemi. Era talmente brava e coinvolgente che non potevi non seguirla. Oltre che dotata di questa sensibilità straordinaria, era molto competente, bravissima in arte e musica, che sapeva trasmetterti in modo semplice e profondo al tempo stesso». Suor Marta Milone, la direttrice dell’istituto Sacro Cuore, aggiunge che suor Lucia «è sempre stata fedele al suo compito, e ha saputo instaurare un legame profondo e autentico con i suoi allievi. Si recava sempre, anche a distanza di molti anni dalla loro frequenza scolastica, dagli ex alunni che non stavano bene, che erano infermi e avevano bisogno di una voce amica e di un conforto. Sapevano di potere contare sulla sua presenza e sulle sue parole sempre illuminanti».