X

Borgolavezzaro: il premio “i giovani e la scienza” va a Federico, Matteo e Giulia

Dopo Chiara Croce un altro giovane studente borgolavezzarese si è distinto al concorso promosso dal Fast la Federazione Associazioni Tecnico-Scientifiche ‘I giovani e la scienza’ svoltosi a Milano nelle scorse settimane su incarico della commissione europea. Sono proprio i giovani uno degli obiettivi privilegiati dalla Fast – Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche che, attraverso progetti speciali come il concorso “I giovani e le scienze” e azioni di formazione, informazione, divulgazione, si impegnano nella promozione di obiettivi di largo respiro: avvicinare i giovani alla scienza e alla ricerca e agli eventi di carattere internazionale. Il diciassettenne Federico Guala frequentante la terza classe ‘chimica’ all’ITI Omar con i compagni Matteo Valenti di Corbetta e Giulia d’Angelo di Cerano guidati dal professor Celestino Fontaneto hanno presentato il progetto ‘Green Fonch Game’-Un gioco per la divulgazione della chimica sostenibile. «Il gioco – ha esordito Federico – si focalizza su due casi di inquinamento del nostro territorio come il risanamento del lago d’Orta e l’inquinamento da atrazina presenti nei terreni della nostre campagne, l’attività prevede soluzioni a portata di tutti utilizzando materiali di scarto facilmente reperibili». Il gruppo aggiudicandosi il premio speciale della sezione lombarda della Società Chimica Italiana di fatto ha permesso l’accreditamento di Federico, Matteo e Giulia ed i loro docenti accompagnatori all’Expo Sciences previsto in Lussemburgo dal 6 al 9 ottobre e la partecipazione in forma virtuale al Mostratec organizzato a Novo Hamburgo in Brasile dal 25 al 27 ottobre. Premiati anche gli studenti Tommaso Caligiuri e Marco Zecchin sempre dell’Omar sezione elettronica per il progetto “ContromaNO: sistema optoelettronico per la segnalazione di veicoli in contromano su autostrade”. «E’ stata un’esperienza altamente formativa – ha concluso Guala – sia per gli scambi di opinioni ed esperienze con gli altri studenti provenienti da ogni parte d’Italia, sia perché siamo stati giudicati da altri che non siano i nostri docenti, ringraziamo i nostri insegnanti ed il dirigente scolastico Ticozzi che ci ha permesso di utilizzare i laboratori per concretizzare il progetto».  Gm.B.

Marco Cito: