«Per me, quello di oggi, è un rientro. Sono per metà piemontese e qui ho vissuto gran parte della mia attività professionale. Rivendico anche la mia parte siciliana. Unisco due anime, quella calvinista di grande impegno nel lavoro, in cui pretendo ed esigo molto, e quella passionale, tipica del Sud. Sono felice di questo nuovo incarico. A Novara non ero mai stata prima, salvo per l’inaugurazione qualche anno fa di largo Biagio Franco. Quello che ci attende è un periodo di impegni importanti, ma so che arrivo in una realtà preparata e dopo un grande Questore (Rosanna Lavezzaro, ora alla guida della Questura di Rimini, ndr). Ognuno ha la propria visione e i propri aspetti caratteriali. Il mio obiettivo è di essere sempre accanto alla comunità. Noi forniamo un servizio, che è fondamentale».
Sono le prime parole del nuovo Questore di Novara, Alessandra Faranda Cordella, 58 anni a luglio, secondo Questore donna della provincia novarese, che mercoledì 20 aprile si è insediata, presentandosi alla stampa e incontrando le autorità cittadine.
«Il periodo – ha proseguito – richiede agli operatori della sicurezza di essere sempre più formati, al passo con i tempi e multitasking, multidisciplinari. Proprio gli anni della pandemia ci hanno portato a situazioni nuove, come i controlli per il rispetto del lockdown o del Green pass. Un tempo in cui siamo stati elastici, con un giusto equilibrio tra rispetto e comprensione». Il nuovo Questore ha rilevato anche l’importanza, per la sicurezza del territorio, di una significativa sinergia tra tutti. La sicurezza non concerne solo le Forze di Polizia, «ma deve comprendere anche altri attori e deve saper coinvolgere il cittadino, che deve segnalare quanto vede e non voltarsi dall’altra parte. La collaborazione dei cittadini fornisce un importante contributo alla sicurezza di un territorio. Nelle prossime settimane voglio incontrare i sindaci dei Comuni del Novarese. Voglio conoscere le diverse necessità». Tra le priorità di Faranda Cordella, da 37 anni in Polizia, il contrasto ai reati di genere, lavorando «sulla parità di genere, con interventi anche nelle scuole. E rendere l’attività della Questura più ‘social’, per farla conoscere alla cittadinanza».
Dopo il primo incarico ad Aosta, dove è stata alla guida della Squadra Mobile e della Divisione Polizia Anticrimine, è passata a Torino, dove ha diretto i Commissariati Sezionali di Porta Palazzo e San Donato e il Commissariato Distaccato di Rivoli. Dal novembre 2004, dopo la promozione a primo dirigente, ha prestato servizio a Bergamo come capo di gabinetto e, poi, è stata trasferita alla Questura di Alessandria, come vicario del Questore. Dal 2014 sino al primo maggio 2018 è stata Questore di Asti e poi, dall’agosto 2020, Questore di Lucca.