Quest’anno la Pasqua di rito cattolico romano e quello cattolico di rito orientale coincidevano nel giorno: domenica 17 aprile. Il rito orientale è quello seguito delle genti venute dall’Ucraina, donne soprattutto impegnati nei servizi di assistenza soprattutto verso gli anziani. Domenica erano nella chiesa di san Giuseppe a Borgomanero alla messa di Pasqua presieduta da padre Vasyl che sta assecondando padre Yuriy Ivanyuta, responsabile della Chiesa di rito cattolico-ucraino in diocesi di Novara.
A Borgomanero, la capienza della chiesa di San Giuseppe non era sufficiente a contenere tutti e molti sono rimati fuori, su corso Garibaldi.
Al termine, la benedizione dei cesti seconda la traduzione ucraina: pagnotte, uovo colorate, salsiccia, dolci, accompagnata dall’annuncio pasquale: “Cristo è risorto; è veramente risorto!” (Khrystos voskres, voistynu vostre).
Ma il pensiero andava anche allo loro terra natia, ai loro cari, alle bombe e alle distruzioni. E partecipi con empatia anche coloro che sono nati o cresciti in Italia. Come il professor Gaetano Esposito, coordinatore del Centro provinciale istruzione per adulti alla scuola di viale Dante a Borgomanero: «Li conoscono quasi tutti, vengono alla nostra scuola a imparare italiano e il loro stato d’animo è anche il nostro».