Molti comuni del Novarese stanno subendo passivamente le conseguenze per la siccità perdurante. Le falde si stanno prosciugando; non piove d quattro mesi, a parte qualche spruzzata che non ha influito sulle riserve idriche. Uno dei primi comuni a prendere posizione è stato quello di Invorio che si trova in seconda fascia nella classificazione dell’emergenza.
Il sindaco di Invorio Flavio Pelizzoni non ha perso tempo: ha fatto affiggere manifesti dove sensibilizza la popolazione a fare uso di acqua potabile in modo ragionevole. Nel manifesto invita a non lavare le auto, a non bagnare giardini e orti, a non colmare vasche e chiudere le fontane. Assolutamente non lavare piazzali e marciapiedi antistanti le abitazioni. Poi detta alcune precauzioni come: fare la doccia piuttosto che il bagno, caricare al massimo le lavatrici in modo da fare meno lavaggi, controllare eventuali perdite, riutilizzare l’acqua per lavare le verdure o la frutta per innaffiare i fiori, chiudere il rubinetto quando ci si rade la barba o ci si lava i denti e via via.
In merito ai pozzi Pelizzoni afferma: «Abbiamo riserve ancora per qualche settimana, attualmente prediamo acqua dai pozzi di Colazza, il pozzo del Monticello è il primo che va in crisi senza preavviso, a Barquedo abbiamo un piccolo pozzo, quello del Molinaccio serve Paruzzaro, via Barro e della Colombera si può fare uso solo per antincendio e irrigazione per via della scarsa purezza dell’acqua. Poi abbiamo quello di via della Conciliazione che serve il bacino della Pomeola». Pelizzoni continua: «Le falde acquifere hanno un livello che solitamente si registra nei mesi di luglio agosto, sono ai minimi storici».
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