Zurigo: alla facoltà di lingue studiano il dialetto di Galliate

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dialetto di Galliate
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Il dialetto di Galliate, cent’anni dopo. Dall’Università di Zurigo in città per documentarne l’evoluzione. Il tutto a un secolo di distanza dai rilievi effettuati dal linguista svizzero Paul Scheuermeier. Era il 1921 quando Scheuermeier, il cui cognome era diventato per la gente di Galliate ‘il sciór Mario’. Fece tappa in paese per uno studio che poneva il centro tra i 407 punti di inchiesta funzionali alla compilazione dell’Atlante linguistico ed etnografico dell’Italia e della Svizzera meridionale.

Oggi Alice Idone e Lisa Gasner, dell’Università di Zurigo stanno cercando di attualizzare l’opera monumentale di Scheuermeier. «L’obiettivo – spiegano le due ricercatrici elvetiche – è tornare, a ormai un secolo di distanza, nei medesimi punti di inchiesta dell’Atlante, documentare e studiare l’evoluzione di questi dialetti. Vorremo verificare il grado di erosione lessicale, ovvero la percentuale di termini col tempo caduti in disuso, rilevare e argomentare eventuali mutamenti».

Il progetto AIS, finanziato dal Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca scientifica e coordinato da Michele Loporcaro presso il Dipartimento di Studi Romanzi dell’Università di Zurigo, mira a restituire alla comunità i frutti della cooperazione con gli informatori locali. «Per mezzo della banca dati digitale (raggiungibile all’indirizzo https://www.ais-reloaded.uzh.ch.) sarà possibile non solo confrontare le risposte del 1921 e quelle del 2022, ma si potranno anche ascoltare le tracce audio registrate nel corso delle ultime interviste.


L’articolo integrale – e un approfondimento sui 50 anni del Gruppo Dialettale di Galliate – sul nostro settimanale, nelle edizioni disponibili nella zona sud della diocesi di Novara – L’azione, l’Eco di Galliate, il Cittadino Oleggese, il Ricreo – in edicola da venerdì 25 marzo 2022. Tutti i settimanali si possono consultare anche online.