Tocca a Fabrizio Bonaccio. La rinuncia di Paolo Tiramani a correre per la carica di sindaco, lo indica come il candidato naturale alla successione. La sua “carriera” politica era iniziata in occasione della competizione elettorale del 2017. “Esordio” convicnente. “Sono risultato uno dei più votati – ricorda – e sono stato nominato assessore. Mi sono occupato di lavori pubblici, viabilità, frazioni e tributi. I lavori pubblici sono la cosa più impegnativa. Sono molto importanti e Borgosesia ha una buona capacità di spesa e investe molto in opere. Il primo anno ero assessore all’urbanistica poi dal secondo sono passato ai lavori pubblici. C’è stata una grande sintonia con visioni comuni e poi a novembre/dicembre sono stato nominato vicesindaco”.
Adesso arriva il momento di provare a ricoprire il ruolo di primo cittadino. “Paolo Tiramani – riferisce – con la naturalezza che lo contraddistingue ha fatto questa scelta di non ricandidarsi. E’ una decisione che lo penalizza personalmente. Di conseguenza si sono fatti dei ragionamenti all’interno del gruppo che ha espresso una stessa opinione. Ci sarebbe, in caso di elezione, una sorta di continuità. Siamo una squadra unita e coesa che vuole il bene di Borgosesia”.
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