Venti ore in piedi sul treno sotto il peso dell’angoscia

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Olga alla Casa piccolo Bartolomeo di Borgomanero
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Tante storie drammatiche raccontate dalle persone che stanno fuggendo dall’Ucraina, le loro case abbandonate, i ricordi di una vita lasciati in tutta fretta, fra lo straziante suono delle sirene e il fumo dei bombardamenti. Storie come quella di Viktor Visloguzov, 79 anni e di Alla Visloguzova, 73 anni, marito e moglie, pensionati di Dnipropetrovsk, nella parte est dell’Ucraina, a 300 chilometri dalla martoriata Mariupol, la città sul mar Nero, distrutta. Lui è stato dipendente di un’azienda di caldaie a gas e di stufe.

Lei era contabile. I coniugi già conoscevano l’Italia. Ad Arona, da 19 anni, vive Olga, loro figlia, sposata dal 2014 con Fabrizio Azzolini, a loro volta genitori di Christian. Nella cittadina sul lago Maggiore, Viktor e Alla trascorrevano parte dei mesi invernali, comunque meno freddi che in Ucraina.

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