Il Vescovo ai funerali di Ludovica: «Cari genitori, non piangete»

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Un pensiero per i genitori, uno per i compagni e uno per se stessa e un invito a prendere coscienza che la vita è fragile e che per questo va vissuta pienamente e condivisa. Questo il fulcro dell’omelia che il nostro vescovo, monsignor Franco Brambilla, ha rivolto alle tantissime persone che hanno partecipato ai funerali della giovane Ludovica Visciglia, solo 15 anni, oggi, sabato 19 marzo, all’oratorio di Trecate.

Quel che Ludovica, morta in un incidente alle giostre di Galliate, potrebbe dire in un giorno così doloroso è stato il filo conduttore dell’omelia che ha preso le mosse dal «guazzabuglio di pensieri – ha detto il vescovo – che sballotta i genitori, assieme a tutti gli amici. È il mistero della vita, la sua fragilità. Voglio cercare di portare un po’ di balsamo e di consolazione a mamma Franca e papà Carmine – ha continuato monsignor Brambilla – e lo voglio fare partendo da quel che dice Ludovica ai suoi genitori e ai famigliari, ai suoi compagni e agli adulti e infine cosa dice ora di se stessa.

Cari mamma e papà, vi direbbe, non piangete, lo so che è difficile, che vi mancherò tanto nei prossimi giorni, nei prossimi tempi. Ludovica, che è la vostra unica figlia, avuta tardi. Ma, come dice il Signore nel Vangelo, dopo aver pregato tutta la notte sul monte durante una burrasca, andando incontro ai discepoli, discepoli che lo scambiano per un fantasma, “Coraggio, sono io, non abbiate paura”. E così vi dirà Ludovica. Il Signore che ci viene incontro durante la burrasca della vita, che ha giorni sereni, ma anche burrascosi. La sentirete vicina nei prossimi tempi, negli anni. Vi ricorderete il suo sorriso, le prime intemperanze.

Ai compagni dice invece che la vita  è fragile, vulnerabile e da condividere. A volte capita che non la custodiamo. La vita invece va amata e per questo va vissuta e non subita. Per questo occorre credere in quello che c’è dentro di te. Ludovica l’ha vissuta portando avanti scelte impegnative e importanti”.

Infine cosa dice di sé oggi Ludovica? “Qui in Paradiso i corsi del classico sono più impegnativi ma io arriverò sino alla fine e cercherò di prendere, mamma e papà, sempre 10. Quando farete fatica – ha poi aggiunto il vescovo, rivolgendosi ai compagni di classe – ricordate i sogni di Ludovica e il suo impegno per realizzarli”.