La filiera della solidarietà funziona a meraviglia ed è stata realizzata a Grignasco. Parrocchia, associazione di volontariato Ric-Amare e Mamre: sono i tre cardini che in queste settimane stanno trasformando il paese valsesiano in un importante centro di raccolta di beni di prima necessità per i profughi.
«Nell’ambito dei progetti diocesani di “Vita Buona” – racconta il parroco don Enrico Marcioni – abbiamo cercato di attuare in paese qualcosa che potesse contribuire a migliorare la qualità della vita delle persone che si trovano in una situazione di difficoltà. Una di queste iniziative è stata la creazione, il 12 ottobre del 2018, del gruppo di Ric-Amare, composto da sedici donne che eseguono lavori a maglia, uncinetto, ricamo, cucito e bricolage a favore della comunità. Queste persone compiono un lavoro prezioso e come parrocchia abbiamo messo a disposizione lo spazio di via Rosa Massara, dove si trovano e possono collocare tutto quello che viene realizzato e raccolto. Adesso questo spazio torna utile anche per la raccolta dei generi di prima necessità per la popolazione ucraina».
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