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Don Cacciami, dieci anni fa l’addio al nostro storico direttore

 Ricorre quest’anno il decimo anniversario della morte di don Giuseppe Cacciami, per quasi 40 anni direttore dei nostri settimanali. Si è spento il 17 marzo 2012 a Grignasco, dove era tornato, ospite della famiglia, dal 2004 lasciando per motivi di salute la “sua” Verbania, città nella quale aveva svolto il suo ministero sin dal 1953.

Maio e don Cerutti: il ricordo dei suoi collaboratori

«Di lui conservo molti ricordi, episodi che mi hanno rivelato anche l’uomo e il suo essere prete. Ne ricordo soprattutto la generosità e la capacità di ironia», dice Antonio Maio, per oltre dieci anni direttore dei nostri giornali e prima, come capo redattore, tra i suoi principali collaboratori.

«Don Giuseppe – spiega – va considerato un “quasi fondatore” della stampa diocesana, che con lui e la condirezione di don Germano Zaccheo, ha avviato una nuova vita di “un coro” di testate tra loro collegate, ma soprattutto di “giornali del territorio e di giornali della gente”, come amava ripetere».

Prete e giornalista, dunque, di cui Maio ricorda l’attenzione ai giovani. «È stato soprattutto un maestro di giornalismo per tanti colleghi, facendo diventare autentiche scuole di mestiere le redazioni dei settimanali in diocesi».

Per don Piero Cerutti, parroco di Borgomanero che di don Giuseppe è stato per tanti anni vicedirettore, «don Cacciami è stato un “profeta della comunicazione”, come l’ha definito l’allora presidente della Stampa diocesana novarese Luigi Bassano sul nostro settimanale, all’indomani della scomparsa». 

E del carattere, ricorda come fosse «un “lottatore con la penna in mano”, come l’ha ricordato il nostro vescovo Franco Giulio durante il funerale a Grignasco nel quale lo aveva definito “un grande giornalista, capace di arrivare dalla nostra diocesi alla scena nazionale ed internazionale. Ma anche un sacerdote capace di parlare ai cuori”. Quel parlare ai cuori che non fa parte della comunicazione giornalistica, ma resta stampato nella vita delle molte persone che don Giuseppe ha incontrato».

La sua biografia

Nato il 5 settembre del 1923 e ordinato prete nel ’47, a Verbania don Giuseppe è stato sin da subito impegnato come vicerettore della Famiglia Studenti di Intra, di cui assumerà poi la direzione, guidandone la trasformazione ne “Il Chiostro”, centro di ospitalità per servizi non solo pastorali ma anche sociali e culturali. Nel 1964 Cacciami diventa direttore responsabile del gruppo dei settimanali diocesani, incarico che manterrà sino al 2001. Sono quegli gli anni di stretta collaborazione di don Germano Zaccheo  – che sarà vescovo di casale Monferrato – e don Bartolo Fornara, che gli subentrerà nella direzione nel 2001. Ha avuto numerosi incarichi a livello nazionale: dalla presidenza della Federazione Italiana Settimanali Cattolici (durante la quale ha contribuito a fondare l’agenzia Sir) a membro del consiglio di amministrazione di Avvenire.

Dotato di una prosa lucida e tagliente, è stato autore su queste pagine – sino a quando la salute gliel’ha consentito – della famosissima rubrica “Gli Spilli”.

Don Giuseppe, un ritratto di Maurizio De Paoli

«Con lui potevi parlare di tutto: di Chiesa e di politica, di giornalismo e di cultura, sapendo in anticipo che alla fine ti avrebbe convinto della bontà delle sue idee o almeno avrebbe scalfito la granitica certezza dei tuoi pregiudizi», lo ricorda così Maurizio De Paoli, già vicedirettore di Famiglia Cristiana e oggi direttore di Vco Azzurra Tv. Sul numero in edicola da venerdì 11 marzo, De Paoli disegna il ritratto di don Cacciami come sacerdote, giornalista e cattolico impegnato. Da carattere pugnace, eppure sempre capace di costruire ponti di dialogo.

 

 

 

 

 

Andrea Gilardoni: