Forte calo dei consumi in quasi tutti i settori. A confermarlo sono le associazioni di categoria.
Il commercio, complice l’aumento dell’energia e delle materie prime è sempre più in difficoltà.
«Il calo è evidente e combinato dai tanti problemi che si stanno sommando – afferma Maurizio Grifoni, presidente di Confcommercio Alto Piemonte e Ascom Novara – Tra pandemia, rincari delle bollette e la situazione in Ucraina il periodo è davvero complicato. Si mantengono i consumo a livelli essenziali. Chi è più difficoltà? Direi tutti i settori sono stati colpiti. Le persone hanno molto timore e quindi non spendono. Si cerca di risparmiare e contenere le spese ritenute superflue. Vedo un forte sentimento di angoscia. Questa profonda preoccupazione rallenta tutto».
«Purtroppo nella situazione in cui siamo il calo dei consumi era prevedibile – dice Luigi Minicucci dio Confesercenti Piemonte Nord e Orientale – Ci sono davvero troppe variabili a partire dalla problematica di energia, gas e benzina». Il problema per Minicucci è fortemente sentito soprattutto per il settore moda ma non solo. «Abbigliamento e calzature vivono difficoltà non da poco. Sono quasi sempre i primi a soffrire certi situazioni. Le persone, d’altronde, non possono rinunciare alla spesa ma l’acquisto di un vestito può essere rimandato. In realtà quello che stiamo vivendo sta portando anche ad un’attenzione sulla parte alimentare. Si cerca il prodotto che costa meno rinunciando alla qualità. Tra l’altro chi vende frutta e verdura così come ad esempio i panettieri per l’aumento del costo delle materie prime e in particolare del grano sono in forte difficoltà. Sono costretti ad apportare degli aumenti per stare in piedi con il rischio di cali di vendita».
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