Massino perde un capitolo della propria storia che durava da 900 anni. E’ stato ceduto, infatti, il castello dei Visconti, baluardo di una dinastia che ha governato per secoli nel territorio.
Ad un’asta del Tribunale di Verbania è stato ceduto per poco più di 800 mila euro, se l’è aggiudicato un imprenditore milanese di origini istriane. Un importo irrisorio rispetto ai 5 milioni di euro valutato solo dieci anni fa quando era stato messo in vendita per la prima volta.
Faceva parte del patrimonio della nobile famiglia con il castello di Somma Lombardo e il Lanificio di Somma. Quest’ultimo era stato ceduto ancora da don Gabrio Visconti, l’ultimo del ceppo di questo casato, morto in un incidente stradale sull’autostrada dei Laghi quando era alla guida della sua Ferrari.
Spiega il sindaco Antonio Airoldi: «Avevamo un progetto molto interessante con fondi pubblici che, se fosse stato portato a compimento, ora il castello sarebbe fiorente e aperto al pubblico. Si trattava di un museo tematico che rispecchiava la storia con arredi e manoscritti. Allora non avevamo trovato piena collaborazione da parte della proprietà».
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