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È iniziata l’accoglienza dei primi profughi che fuggono dall’Ucraina. Già dai primi giorni dall’inizio delle ostilità stanno arrivando in piccoli gruppi e sono soprattutto donne e bambini diretti a casa di familiari o amici che nel nostro Paese vivono e lavorano.

Sono già diverse decine sul territorio diocesano e, quasi sicuramente, diventeranno molti di più nei prossimi giorni quando l’accoglienza “diffusa” nelle case dei privati, non basterà più. Da Borgosesia al Novarese i comuni si stanno muovendo per fare fronte all’emergenza.

Intanto sono state numerosissime le iniziative di raccolta di generi di auto da inviare in Ucraina da parte delle associazioni del territorio. La Caritas diocesana chiede di fare donazioni in denaro proprio per poter avere le risorse a fare fronte alle evoluzioni, difficilmente prevedibili, della situazione.

La comunità ucraina cattolica di rito orientale ha avviato una raccolta di medicinali presso la chiesa del Carmine a Novara, che ha visto letteralmente la risposta dei Novaresi con una gara di solidarietà.

Nelle piazze di Verbania, Novara, Borgomanero e di tante altre città si è manifestato contro la guerra.

E in tante parrocchie, rispondendo all’invito del nostro vescovo Franco Giulio e a quello di Papa Francesco, si è pregato per la pace.

Su tutte le nostre edizioni in edicola dal venerdì 4 marzo, facciamo un racconto di questa risposta di solidarietà, preghiera e aiuto concreto che arriva dal nostro territorio.