Non ci saranno i cortei con soldati a piedi e a cavallo, né attori sui palchi a recitare la “passione”. Romagnano celebrerà il Venerdì Santo in un modo abbastanza insolito: allestendo una serie di scene con composizioni di gesso, legno e ceramica. Non si può dire che si tratti di un presepe (che resta riservato al Natale) e, per correttezza linguistica, occorre definirlo “diorama”.
Ma, oltre le parole, resta il fatto che si tratta di gruppi di statuine disposte non intorno alla capanna di Betlemme, ma sistemate in modo da rievocare i capitoli dei Vangeli riferiti agli ultimi giorni di vita terrena di Gesù.
L’iniziativa si deve alla Confraternita del Corpus Domini, che si è preoccupata di “disegnare” le scenografie, reperire i materiali, studiarne la disposizione e arredare il plastico sistemato, nella chiesa abbaziale, ai piedi dell’urna che ospita le reliquie di San Silvano.
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