«Ancor prima della creazione nell’area del nuovo quartiere finanziato dai fondi del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), occorre trovare e costruire nuove alternative abitative per coloro che vivono all’ex Villaggio Tav».
A lanciare l’appello alla città è Daniela Sironi, responsabile della
Comunità di Sant’Egidio, realtà che segue i residenti di via Alberto da Giussano dagli inizi, sin da quando la struttura, cui la Comunità è sempre stata contraria, era giunta anche a ospitare 500 persone.
Un’azione che Sant’Egidio, con tanti aiuti direttamente all’ex Tav – dai pasti caldi all’accompagnamento di bambini e ragazzi nella scuola – ha già attivato.
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