Cinque appuntamenti, cinque città che segnano l’identità della polis occidentale, con uno sguardo alle contaminazioni e ai nodi storici e geopolitici del vicino oriente. Ruota attorno a queste cinque tappe il programma di Passio 2022, il cammino di Quaresima della diocesi di Novara, dedicato ad arte cultura e spiritualità, che prenderà il via il 2 marzo, mercoledì delle ceneri. Un «rilancio e prosecuzione – dice il vescovo Franco Giulio Brambilla – di quella che avrebbe dovuto essere l’edizione 2020, ma che è stata interrotta proprio sul nascere, all’indomani del mercoledì delle ceneri, dalla pandemia».
Sul nostro settimanale in edicola venerdì 18 tutto il programma di Passio 2022
E allora se prima dell’emergenza che ha cambiato tutto il tema era stato “Città di Dio e città dell’uomo”, oggi diventa quasi un’istanza di speranza: “Alzati, rivestiti di luce! Dopo la notte, rinasce la città”. «“Alzati”, perché la città ha bisogno di rialzarsi – prosegue il vescovo presentando il tema –. La vita civile custodisce il desiderio di vita degli uomini, ma deve aprirsi all’oltre che illumina la vita formicolante sulla faccia della terra. Ecco il “rivestirsi di luce”: un tempo le città ruotavano attorno al Comune e alla cattedrale, al centro della vita sociale e al luoghi d’incontro della comunità spirituale. Entrambi erano custodi della memoria e dell’identità, della storia e del presente. Per aprire nuove vie di futuro. Dobbiamo tornare a sognare il futuro, dopo il tempo del travaglio e dell’ansia, per rivestirci della luce dell’incontro e della gioia». E di qui l’auspicio alla rinascita. «Rinascere significa nascere “di nuovo”, “in modo nuovo”, per diventare “nuovi”! Solo un supplemento d’anima per la città e il suo territorio ci salva dall’essere schiavi delle macchine e dei prodotti tecnologici, sempre in contatto virtuale, ma poco in relazione tra loro, molto vicini senza essere prossimi».
Un itinerario – quello proposto dalla diocesi e dal Comitato Passio – di amore e di riscoperta della città come spazio dell’uomo, quindi. «Per farne emergere – spiega don Silvio Barbaglia, presidente del comitato promotore – le grandi potenzialità di solidarietà e cooperazione, fondamentali nei tempi che stiamo vivendo, per sondarne le difficoltà e dare voce alla ricerca di senso e alla domanda di salvezza che da essa salgono verso un “oltre”, cui la spiritualità cristiana ha dato il nome di cielo e di Dio».
Le cinque serate dedicate alle città “simbolo” – con ospiti esperti e docenti universitari – si svolgeranno in cinque località della diocesi scelte per una sorta di “gemellaggio” ideale: Novara con Istanbul, Arona e il Borgomanerese con Mosca, Bissi Mafou (sede della missione diocesana in Ciad) con Domodossola, Gerusalemme con Varallo e Omegna con Roma. La formula è una tre giorni che prenderà il via il giovedì con un momento di preghiera e si concluderà il sabato con appuntamento di preghiera.
A corollario un ricco calendario di incontri e concerti, per un totale di 32 appuntamenti. Resi possibili, dice Stefano Ferrari, vicepresidente del Comitato Passio, «dalla generosità degli sponsor: il comune di Novara, le fondazioni Cariplo, CRT, Banca Popolare di Novara per il territorio e la Ponti S.p.A (main sponsor)». Cui si aggiunge, ha sottolineato Ferrari «il prezioso contributo di un centinaio di volontari che sul territorio rendono possibile la realizzazione di Passio».