E’ ancora al vaglio di Carabinieri e Vigili del fuoco la causa dell’incendio che, questa notte, è divampato, intorno alle 3,30, al campo Tav di via Alberto da Giussano.
A dare l’allarme, come riportato nel nostro primo articolo delle 8, una residente, che ha avvertito l’odore del fumo e visto poi le fiamme. Dalle prime informazioni l’incendio potrebbe essere di natura dolosa, ma ci sono ancora accertamenti in corso. Un container è andato interamente distrutto, due accanto si sono salvati grazie all’immediato intervento dei Vigili del fuoco, ma risultano inagibili.
Nessuno, come già avevamo riferito, è rimasto ferito, riuscendo a uscire dai container e a mettersi in salvo. Tre nuclei famigliari, 11 persone, sono rimasti senza alloggio. Sono stati sistemati nei moduli allestiti per le emergenze (Prefettura). Due di questi nuclei sono assegnatari di alloggi dell’Atc. Ora occorrerà velocizzare le pratiche, ma hanno una soluzione abitativa.
“Per fortuna non ci sono né vittime e nemmeno persone che hanno avuto bisogno di cure mediche – rileva l’assessore alle Politiche sociali, Luca Piantanida – Sono stati interessati dalle fiamme e dal fumo tre moduli abitativi. Un modulo è andato completamente distrutto mentre i due interessati dal fumo sono inagibili. Ci siamo subito attivati affinché le famiglie che li occupavano fossero subito sistemate in altri moduli già pronti e allestiti e perché gli siano fornite le cose che hanno perso nell’incendio”. “Siamo vicini alle famiglie – aggiunge l’assessore – per quanto successo, famiglie a cui abbiamo dato da subito il massimo supporto”.
E sono già molti anche i novaresi che, leggendo l’articolo, si sono voluti attivare per portare aiuto alle famiglie evacuate. Un sostegno importante è giunto ad esempio dalle suore di San Vincenzo.
La Caritas ha portato domenica pomeriggio un primo carico di abbigliamento e biancheria per le famiglie. La responsabile del Centro ascolto Caritas della parrocchia di Sant’Antonio ha inoltre assicurato che si impegnerà a fornire ai bimbi tutto il materiale scolastico che hanno perso. Questo dopo il contatto effettuato dalle famiglie con le loro professoresse, che forniranno alla Caritas tutto quanto occorrerà. Altre volontarie della Caritas, con i City Angels, hanno portato altro abbigliamento. Chi volesse aiutare può portare abiti o quello che occorre direttamente al campo Tav.